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Ecco la valle che si apre davanti a noi... Andiamo ad esplorarla!
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Per scendere si fanno le scale: i gradini stanno lì ad aspettarci da un paio di migliaia di anni...
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Ma c'è chi non vuole scendere per la scala, ma salire a modo suo!
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Il bosco sotto è fantastico e caratterizzato da lunghe querce che crescono fra immensi massi ammucchiati uno sull'altro e pelosi di muschio.
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io
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Edere!
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Ad un certo punto compare questo: la freccia l'ho aggiunta sulla foto, ma per noi vedere un posto simile è come se la freccia fosse disegnata sulla roccia! Siamo qui da poco, ma abbiamo già deciso che bisogna tornarci con le corde...
E infatti, un fine settimana successivo... -
Arriviamo al fiume... che si sente, ma non si vede: scorre sotto questi massoni, mentre noi li percorriamo da sopra. Sono scivolosissimi.
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L'arrivo al fiume di pietra in una foto del Macaco
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Si procede fra i massi scivolosi.
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Zorro!
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Spesso dove passare non è chiarissimo...
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Alberi pelosi di muschio.
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E' blu: è chiaramente uno del popolo dei Navì di Avatar
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Ogni tanto il fiume compare per qualche metro.
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Felci
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E arriviamo fino ai suggestivissimi ruderi di santa Cecilia!
Sul pilastro su cui ora siede l'Asceta c'era un bouquet di fiori di plastica: con tutto il rispetto per il gesto di chi li ha messi, francamente 'sti cosi di plastica erano orribili nel paesaggio; li portiamo via. -
La chiesa sorge sollevata dal suolo su un masso particolarmente grande che è stato spianato. Poi vi sono state ricavate innumerevoli sepolture.
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Eccone una!
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Zorro!
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Vicino alla chiesa ci sono i resti di altre abitazioni, in parte scolpite nel tufo, in parte chiaramente di legno: si vedono i buchi in cui erano infisse le travi.
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Maurilio sale sul tetto
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Uno degli abitanti, invece, non amava l'uso del legno e ha fatto tutto in pietra.
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Concludiamo la passeggiata che sta facendo buio...
Alla prossima!
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