No English version available for this Adventure yet, sorry. Photos are here, anyway :-)
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Faccio i bagagli all'alba, lavoro per l'ultimo giorno al caseificio, monto in macchina... Presto che è tardi!!! Corro nella Golden Bay, mi incontro con Amedeo, butto tutto nel suo furgone (presto, presto!), raggiungiamo il Cobb Lake, prendiamo gli zaini e partiamo alla volta di Sylvester Hut prima che faccia buio.
Ok che siamo di corsa, ma almeno una foto oggi facciamola, dai! -
La mattina seguente, colazione al Sylvester Hut, Amedeo e Conillo ammirano il paesaggio. Come sarebbe a dire: "Dov'è Conillo?"
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Eccolo qui, con una super tazza di te.
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Prima di finire definitivamente, il sentiero ci guida a passare fra questi laghi, il più grosso dei quali è il Sylvester Lake che dà il nome alla Hut.
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Subito dopo i laghi inizia la salita verso la cresta.
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Raggiungiamo la cresta e ci affacciamo su una meravigliosa Cobb Valley.
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Conillo, orecchie al vento, guarda il paesaggio estasiato!
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Bizzarri mostri vegetali abbarbicati sulla montagna ci faranno compagnia per gran parte del cammino.
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E' guardando questo panorama di Sylvester Hut, le creste ed i laghi, che intuiamo per la prima volta che il sentiero ci ha fregato: seguendo il suo ultimo tratto che costeggia i laghi abbiamo allungato il percorso, portandolo da 14 Km e qualcosa a oltre 17 Km!
Più avanti, una freccia di pietre bianche per chi va nell'altra direzione conferma il mio sospetto. -
Si, vabbè, abbiamo allungato il percorso, però guarda che bello!
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Non c'è nessun sentiero segnato, bisogna trovare la propria strada fra le rocce della cresta.
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Amedeo si affaccia sulla Cobb Valley
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Questa, a mio parere, è una delle foto più belle che ho fatto in questa escursione: godetevela e zitti! Siamo su Mount Benson, 1672 mt, il più alto che toccheremo.
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Proseguiamo sul Lockett Range e ci affacciamo su questo massiccio senza nome, che secondo me, vista la sua forma, dovrebbe chiamarsi Mount Gianduiott.
E' bellissimo! -
La maestosità del frontone triangolare di calcare di Mount Gianduiott: scalarlo sarebbe un'esperienza fantastica!
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Alla nostra sinistra si aprono scorci della Cobb valley.
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Metà del grande gianduiotto lo si percorre a mezza costa, poi si sale dritti e si scavalca la cresta.
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A questo punto la cresta appare molto meno impervia: arrivare alla fine sarà una passeggiata!
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Cobb Valley sotto di noi.
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Meno impervia col cavolo! :-)
Piccoli salti di roccia e cespugli impenetrabili costringono a mille ghirigori; sporadici omini di pietra indicano sentieri che scompaiono dopo poche decine di metri... -
Il bosco d'alta quota comunque è bellissimo.
I miei capelli si mimetizzano perfettamente con i licheni che pendono dagli alberi. -
Il povero Amedeo è azzoppato con un ginocchio dolorante. In questa foto mi sta aspettando mentre io cerco di capire dove passa il sentiero.
Il cocuzzolo alla sue spalle rende perfettamente l'idea dei "piccoli salti di roccia e cespugli impenetrabili" e dei conseguenti ghirigori di cui parlavo in qualche foto fa. -
Alla fine le varie tracce quasi invisibili confluiscono in un vero sentiero per l'ultimo tratto di cresta.
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Omone di pietra. Il nostro sentiero punta Waingaro Peak, illuminato dagli ultimi raggi di sole: quando ne raggiungeremo le pendici dovremmo intercettare un sentiero in discesa che, verso sinistra, ci porta a Fenella Hut.
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Verso Waingaro Peak, mentre il cielo si colora del tramonto.
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E che tramonto!! Tutto intorno a noi si tinge di colori incredibili!
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Troviamo il sentiero che scende con le ultimissime luci del giorno: sotto di noi si intravede la vallata che ospita la nostra hut.
Quanto avrei voluto poter fare una foto HDR qui! -
Poi scendiamo nella notte. Arriveremo alla hut alle 21:40.
C'è già gente che dorme, quindi zitti zitti ceniamo a lume di candela e ci buttiamo a letto. -
La mattina dopo il tempo sta peggiorando velocemente, così partiamo un po' di fretta... E mi scordo di fotografare Fenella Hut: mi dispiace perchè è molto carina!
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Cascatella.
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Historical Tent Camp.
Ad Amedeo questo incrocio fra una tenda ed una capanna piace moltissimo e si ferma a fotografarlo con l'idea di costruirsi un giorno qualcosa del genere. -
Oggi il percorso si snoda sul fondo della Cobb Valley che ieri dominavamo dall'alto. I panorami sono molto più contenuti, ma si traversano...
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...Si traversano meravigliose foreste di Faggio Australe.
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Nella foresta.
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Le nuvole stanno scendendo a lambire questa cresta secondaria, il Lockett Range che abbiamo percorso ieri ne è già totalmente avvolto: farlo oggi sarebbe più difficile e molto meno bello.
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Per pranzo siamo a Chaffey Hut.
Costruita negli anni '50, a fine secolo doveva essere abbattuta, ma la popolazione della Golden Bay è insorta a sua difesa: la manutenzione di questa buffa casetta, da allora, è affidata delle associazioni di volontari che se ne prendono cura. -
Pranziamo dentro Chaffey hut, mentre fuori inizia a piovere.
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La pioggia è leggera e al riparo degli alberi ci si può levare il cappuccio e fare qualche foto della foresta.
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Il Cobb River, che dà il nome alla Cobb Valley, al Cobb Hut (che era pieno di fricchettoni) e al Cobb Lake.
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Il sentiero nella foresta.
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Il sentiero nella foresta.
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Raggiungiamo la strada carrabile ed il Trilobite Hut sotto una pioggia intensa. Lasciamo lì gli zaini e ci avviamo a piedi a percorrere tutto il perimetro del Cobb Lake (che inizia dove ho scattato questa foto) per recuperare la macchina. Dopo 6 dei 9 km di strada previsti, una simpatica coppia australiana ci dà un passaggio. La nostra avventura finisce qui.
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Status:
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