No English version available for this Adventure yet, sorry. Photos are here, anyway :-)
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Le previsioni non lasciavano molto spazio all'ottimismo...ma, a premiare la "tigna" grazie alla quale decidiamo di partire comunque, troviamo questa splendida giornata.
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Il canyon dell'Avello in Maiella.
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Le piogge di quest'anno ci fanno pensare che rischiamo di trovare una portata d'acqua esagerata (l'anno scorso altri Zorri fecero questo canyon i primi di giugno e trovarono [url=/avventure-2009/avello-canyoning-2009/]un Avello rombante d'acqua[/url]) così arriviamo fin qui con l'idea (sarà vero?) di tornare indietro se proprio dovesse essere mortale :) ...ma no, no, è tutto sotto controllo! Si và!
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Speleozorro oggi, qui nell'Avello, è beato tra le donne!
Ric è ancora in convalescenza da piede rotto e ci aspetta al campo. -
Questo sarà il canyon degli animali..
Ranocchie multicolori ovunque, bellissimi tritoni come questo e poi... -
Eccoli qui i protagonisti della giornata!!!!!
Avevamo cominciato da poco la discesa quando ci è sfrecciato davanti questo giovane capriolo.
Bellissimo, pensiamo! Ma poi realizziamo che in questo canyon inforrato come pochi, probabilmente non ha vie di uscita.
Lo incontriamo a più riprese, è spaventato dalla nostra presenza e continua a saltare, precedendoci.
Lo troveremo esausto e terrorizzato poco più avanti, acciambellato in un angolo.
"Che si fa, che non si fa? Mica lo possiamo lasciare qui! E' destinato a morte certa!"
La nostra Zorra Ranger, allora, prende in mano la situazione rendendo onore al suo nome zorrico...
Solo ieri (quando un capriolo nasce con la camicia eh?!?) al corso, le hanno insegnato che per recuperare questo tipo di animale bisogna incaprettarlo e infilarlo in un sacco con la testa di fuori.
Dalla teoria alla pratica è un attimo!
Liberiamo una sacca dalle corde e, non senza fatica, ecco pronto il CAPRIOLO DA ASPORTO!!!! -
Capriolo curioso!
Continua ad allungare il collo fuori dal sacco e sbirciare oltre la spalla di Manu per vedere che succede.
Inevitabile chiedersi che penserà...... -
Inizialmente il povero capriolo è il ritratto del terrore ma poi si tranquillizza o, più probabilmente, si rassegna e se ne sta li buono buono a farsi trasportare.
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Questa foto rende l'idea delle dimensioni del capriolo e, chissà, forse anche della fatica che sta facendo Manuela a portarselo in spalla. Grande Zorra Ranger!
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Ovviamente il capriolo fa con noi nuotate, tuffi, e calate in corda....
E' vero che è un po' passivo, ma lo possiamo nominare ad honorem "Zorro Capriolo"??? -
Solo una parola.....STUPENDI!
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Il momento della liberazione!
Appena apriamo il sacco sta li immobile. Sicuramente è disorientato e spaventato...ma sono anche quasi tre ore che sta con le zampe accartocciate nel sacco. Gli diamo una mano e..... -
...scappa via veloce come era arrivato e va a rintanarsi in un cantuccio al sole.
Non siamo certi abbia vie di fuga, ma qui ci sono luce, cibo e acqua....Ora tocca a lui!
Se tutto va bene lo ritroveremo a sbirciarci da lontano la prossima volta che scenderemo questo canyon!
Su su...confessate! Alzi la mano chi non ha pensato che lo avessimo recuperato per poterlo arrostire la sera davanti al fuoco! :) -
Il punto dove lasciamo il capriolo e più o meno a metà dell'Avello ed è l'unico punto in cui il canyon si apre. Subito dopo torna ad essere così... Inforratissimo!
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Eravamo tutti talmente presi a prenderci cura del capriolo e ad aiutare Manuela da aver quasi ignorato la meraviglia di questo posto!
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Immancabile foto di gruppo poco prima dell'uscita...
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Ed eccoci praticamente fuori dal canyon dell'Avello.
Questo posto resta uno dei più belli e divertenti d'Italia!
Da oggi, poi, avrà un valore aggiunto legato al ricordo di questa bella avventura!
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