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Prepariamo gli zaini e si parte, la giornata è splendida!
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Negli anni '90 il WWF lanciò l'operazione Orso d'Abruzzo: vennero piantati migliaia di alberi di mele in modo che l'orso d'inverno potesse comunque trovare cibo senza bisogno di avvicinarsi a strade e paesi. Io ho partecipato alla raccolta fondi e vederli ora tutti fioriti mi fa molto piacere :-)
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Scaliamo delle pareti vertiginose: ovviamente non serve a nulla, il sentiero ci gira intorno, ma altrimenti che Zorri saremmo?
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Franco in versione Orso d'Abruzzo.
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Ogni tanto c'è da traversare un ponte di neve... reggerà?
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Il mio ponte ha retto, quello di Franco anche. Quello di Zorra Orsetta...
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...Invece no!
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Si continua a camminare fra prati fioriti, chiazze di neve e boschetti ancora in versione invernale.
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Una fioritura di Crocus.
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...E una di mammole.
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Panorama passando sotto un bel monte. Zorro Topolotto vi saprebbe dire sicuramente di che monte si tratta... Ma io no!
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Ruscelli formati dallo scioglimento della neve.
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Un ciuffetto di crocus.
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Tutte queste stelline viola nel parto mettono davvero allegria :-)
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Ed ecco il primo campo: bellissimo! Per cena abbiamo avuto pecora felice (noi, Sylwia che è masochista, ha mangiato il tofu)
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Scendiamo un po' di quota ed il bosco che in alto era spoglio qui si riveste di meravigliose foglioline appena nate colorate di un verde accesissimo.
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Un ponte sul fiume.
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Zorro e Zorra Orsetta :-)
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Uno sguardo attento potrebbe riuscire a scovare 3 Zorri abilmente mimetizzati in questa foto.
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Seconda sera: scamorza di bufala alla brace. Diciamo che ci piace trattarci bene. Questa volta la mangia anche Sylwia.
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Risveglio al campo la mattina.
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La foto è inutile, ma la faccia di Sylwia era troppo bella per non metterla. Appena la vede mi picchia :-)
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Si riparte
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Le chiome degli alberi, siamo ancora nella valle.
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Mano mano che saliamo l'inverno torna a farla da padrona e i faggi sono ancora spogli.
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Il cielo è bellissimo e Zorro Topolotto scatta foto a più non posso.
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I boschi sotto di noi durante la pausa pranzo.
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In salita verso il Monte Meta.
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:-P
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Creste meravigliose.
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Decidiamo di dormire in cima al Monte Meta, questo significherà non poter cucinare la polenta prevista per stasera: non abbiamo il fornello e non c'è legna... Ma a conti fatti abbiamo cibo in abbondanza, fra cui la mitica salciccia di Topolotto (e non pensate male, eh!!)
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In cammino verso la vetta
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Splendidi panorami. Abbiamo percorso tutta la cresta.
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La mattina al risveglio. Dietro di noi la vetta del Monte Meta. Qui il fanatismo religioso regna sovrano e invece di un crocefisso ne hanno messi addirittura due.
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Zorro Topolotto risponde al fanatismo cattolico con un kit da perfetto sciamano :-)
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Ed eccoci sulla via del ritorno, stanchi, ma contenti. Il trekking è stato davvero perfetto: l'unica pioggia è stata alle 6 di mattina dell'ultimo giorno e poi durante il rientro in macchina; i luoghi meravigliosi, il cibo pure :-)
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