Dal Retezat a Roma via Bucarest

E' il momento di iniziare il ritorno e lasciare queste montagne, ma il luogo è talmente bello che facciamo tutto con molta calma: che peccato andare via, e che peccato aver passato così tante ore ripararti dalla pioggia invece che a zonzo per i boschi... Ci toccherà tornare!

Risveglio al campo

Risveglio al campo

Risveglio al campo

Risveglio al campo

Tutti questi lamponi sono uno spettacolo incredibile!!

Il giorno cominci con una sana colazione!

Mihai si dedica all'igene personale.
Apostolo, tappati gli occhi, presto!

Si parte

Love love love

Cavolo se sono alti gli abeti, finalmente, in luoghi così aperti possiamo fare un calcolo approssimantivo (ovviamente se ne occupa Tecnozorro): siamo fra i 40 ed i 45 metri!

Farfalla

Questa diga rappresenta la fine della nostra camminata ed è il luogo dove verrà a aprenderci il tizio del furgoncino che ci ha portato ad inizio trekking 4 giorni fa.

E via, verso il più bel castello della Romania (così è scritto sulla guida, almeno).

I piedi finalmente fuori dalle scarpe fredde e bagnate sono un goduria notevole

Ed ecco il castello, beh, è veramente molto bello!

Marcondirondirondello

Marcondirondirondello

Marcondirondirondello

Marcondirondirondello

Nelle segrete

Un tetto

Si svolgeva una riovacozione storica

Si svolgeva una riovacozione storica

Si svolgeva una riovacozione storica

Gargoile

Aspettando il treno per Bucarest.

Sul treno si prosegue il gioco di ruolo inventato da Zorro che fa da master.

Gioco di ruolo

Il personaggio interpretato da David scatta le foto anche durante il gioco

Il master

Notare l'ora a cui David fa colazione con due amburgher (mi piace scritto così) e cocacola

Un normalissimo palo della luce a Bucarest

Si, apparte il tizio arrampicato (che ogni tanto scende) per il resto i pali della luce sono tutti così folcloristici!
Tecnozorro ci spisga che è perchè non hanno seppellito i cavi del telefono.